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Capitolo 25
Kapitel 25

L’inseguimento
Die Verfolgung

La caccia al Washington cominciava. Gli inglesi, furiosi di vedersi sfuggire la preda, che credevano di tenere ormai in mano, avevano lanciato la loro nave a tutto vapore. Sapendo di non poter sbarcare su quelle coste, che appartenevano al Sultano di Bar, e perciò sotto il protettorato della Francia, si preparavano a far tuonare il cannone per far cadere l’aerostato in mare prima che toccasse terra. Fortunatamente per gli aeronauti, a quell’altezza il Washington aveva incontrato una corrente più rapida, che lo spingeva con una velocità di venti miglia all’ora, avvicinandolo alla costa, distante dodici o quindici miglia. Quella corrente fu la loro salvezza, perchè spingendoli con velocità superiore a quella della nave, permise a loro di mettersi fuori di portata dei colpi di cannone.
Die Jagd auf die Washington begann. Die Engländer, empört darüber, dass ihnen die Beute, die sie schon sicher in Händen zu halten glaubten, entschlüpfte, ließen ihr Schiff mit Volldampf laufen. Da sie wussten, dass sie an diesen Küsten, die zum Sultant Bar und damit zum französischen Protektorat gehörten, nicht würden landen können, bereiteten sie sich darauf vor, die Kanonen erdonnern zu lassen, um das Flugschiff ins Wasser fallen zu lassen, bevor es die Erde berührte. Zum Glück für die Ballonfahrer, hatte die Washington auf dieser Höhe eine schneller Strömung gefunden, die sie mit einer Geschwindigkeit von 20 Meilen die Stunden vorantrieb und sie so der Küste näher brachte, die nur zwölf oder fünfzehn Meilen entfernt war. Diese Strömung war ihre Rettung, denn dadurch, dass sie sie mit einer vorantrieb, die höher war als die des Schiffes, war es ihnen möglich, sich außerhalb der Reichweite der Kanonenschüsse zu begeben.

Gl’inglesi non potendo ottenere il rialzo necessario per lanciare i loro proiettili con il cannone di prua, avevano fatto per portare in coperta un mortaio, ma prima che questo fosse posto in batteria, l’aerostato aveva guadagnato uno spazio tale da far perdere loro ogni speranza di servirsi vantaggiosamente di quel pezzo. Si misero a sparare col cannone di prua, che doveva avere una lunga portata, ma le palle non giungevano tanto alte, non avendo il pezzo l’inclinazione necessaria. Ricadevano tutte nei pressi dell’aerostato, ma senza giungere sino a destinazione. Si misero a inseguirlo precipitando nei forni tonnellate di carbone per raggiungere la massima velocità. Se non potevano gareggiare con lui, non volevano perderlo di vista.
Die Engländer hatten, da sie mit der Bordkanonen nicht den nötigen Steigungswinkel einstellen konntne um ihre Projektile abzufeuern, einen Mörser an Deck gebracht. Doch bevor dieser noch geladen werden konnte, hatte das Flugschiff einen solchen Abstand gewonnen, dass sie alle Hoffnung, dieses Teil mit Erfolg einsetzen zu können verloren. Sie begannen, mit der Bordkanone zu feuern, die eine große Reichweite haben musste, doch errreichten die Kugeln nicht diese Höhen, da dieses Teil nicht den erforderlichen Steigungswinkel besaß. Sie fielen alle in der Nähe des Flugschiffes nieder, ohne es jedoch zu erreichen. Sie machten sich daran ihn zu verfolgen und schaufelten Tonnen von Kohlen in die Öfen, um die maximale Geschwindigkeit zu erreichen. Wenn sie nicht mit ihm wetteifern konnten, wollten sie es doch doch nich aus den Augen verlieren.

“Ci vogliono morti” disse l’ingegnere a O’Donnell. “Quei furfanti non rinunciano all’inseguimento, ma spero di sfuggire ai loro colpi di cannone.”
“Andiamo sempre a sud-est?”
“Sempre. Fra un paio d’ore ci libreremo fra le isole Bissagos e la costa.”
“Rimarremo in aria tanto?”
“Lo spero. Nel caso sono deciso a calare la scialuppa e a raggiungere la costa per mare. Ormai la traversata l’abbiamo compiuta, e gli abitanti di Bathrust e quella nave che ci dà la caccia, possono attestarlo.”
Intanto il Washington continuava a guadagnare metri sugli inseguitori, i quali rimanevano sempre più indietro malgrado la loro macchina funzionasse rabbiosamente.
Il vento, che si manteneva fra le diciotto e le venti miglia di velocità, lo spingeva parallelamente alla costa, ma sempre più avvicinandolo.
"Sie wollen uns tot", sagte der Ingenieur zu O`Donnell. "Diese Schurken geben die Verfolgung nicht auf, aber ich hoffen, ihren Kaononenschlägen zu entkommen."
"Gehen wir immer noch nach Süd-Osten?"
"Immer noch. In ein paar Stunden hoffe ich zwischen den Inseln Bissagos und der Küste zu schweben."
"Werden wir solange in der Luft bleiben?"
"Das hoffe ich. Wenn nicht bin ich entschlossen, die Gondel herabzulassen, und die Küste mit dem Boot zu erreichen. Wir haben jetzt die Überquerung des Atlantiks abgeschlossen und die Einwohner von Bathrust und dieses Schiffen, das uns verfolgt, können dies bezeugen."
Unterdessen weitete sich der Vorsprung der Washington ihren Verfolgern gegenüber, die immer weiter zurückblieben, aus, obwohl ihr Maschine zornig arbeitete.
Der Wind, der sich mit einer Geschwindigkeit zwischen achtzehn und zwanzig Meilen hielt, trieb es parallel zur Küste, doch sich dieser annähernd.

Gli aeronauti, coi cannocchiali, potevano scorgere gli abitanti delle borgate, che appartengono alla vigorosa e intraprendente razza mandinga, correre lungo la costa per seguire con gli sguardi, fin dove potevano, il pallone.
Alle sei il pallone cominciò a scendere: l’idrogeno sfuggiva rapidamente attraverso le cuciture fatte dal mozzo e che forse si erano riaperte sotto la spinta interna. Fortunatamente gli aeronauti avevano un vantaggio di otto miglia sull’incrociatore e le palle non potevano giungere sino a loro. Essendo però ancora lontani dalla costa, gettarono gli ultimi oggetti che possedevano, una parte delle munizioni, barometri, termometri, gli ultimi viveri e perfino la loro scarsa provvista d’acqua. Non conservarono che l’ancorotto, che era necessario per la discesa, una fune e le loro armi, delle quali non volevano disfarsi che all’ultimo momento. Il Washington si risollevò ancora, riacquistando i seicento metri che aveva perso.
“Se non possiamo approdare sulla costa, caleremo su una di quelle isole” disse l’ingegnere.
“Non ci prenderanno gl’inglesi?”
Die Ballonfahrer konnten mit den Fernrohren die Bewohner der Dörfer betrachten, die zur kräftigen und unternehmenslustigen Rasse der Malinken gehört, wie sie die Küste entlangliefen um den Blicken, solange sie konnten, dem Ballon nachzublicken.
Um sechs begann der Ballon zu sinken. Der Wasserstoff entströmte rasch durch die Nähte, die der Junge gemacht hatte und die sich vielleicht unter dem inneren Druck wieder geöffnet hatten. Glücklicherweise hatten die Ballonfahrer dem Kreutzer gegenüber einen Vorsprung von acht Kilometern und die Kugeln konnten sie nicht erreichen. Da sie aber noch weit von der Küste entfernt waren, warfen sie noch die letzten Objekte ab, über die verfügten: Ein Teil der Munition, die Barometer, die Thermometer, die letzten Nahrungsmittel und schließlich noch ihre letzten Vorrat an Wasser. Nur den Landanker, der für den Abstieg notwendig war, ein Seil und ihre Waffen, von denen sie sich nur im letzten Moment trennen wollten, behielten sie. Die Washington stieg wieder auf und gewann die wieder die 600 Meter, die sie zuvor verloren hatte.
"Wenn wir nicht an der Küste landen können, dann auf einer dieser Inseln", sagte der Ingenieur.
"Werden uns die Engländer nicht fangen?"

“Quando cadremo non ci scorgeranno più e non sapranno dove siamo atterrati.”
“Verremo ben accolti da quei negri?”
“Non lo so, O’Donnell. Le Bissagos sono isole ancora poco note.”
“Se vorranno farci una brutta accoglienza, venderemo cara la pelle!”
“Ricadiamo!” disse il mozzo.
“Povero Washington esclamò O’Donnell. “Si sgonfia rapidamente.”
“Temo che si siano riaperte le cuciture,” disse l’ingegnere. “Sento odore di gas. “
“Si vede ancora la nave?”
“Sì. eccola laggiù che fuma come un vulcano, ma non può gareggiare con noi, quantunque il vento sia debolissimo.”
"Wenn wir fallen, werden sie uns nicht mehr sehen und nicht wissen, wo wir sind."
"Werden wir von diesen Dunkelhäutigen empfangen werden?"
"Ich weiß es nicht, O`Donnell. Die Bissagos Inseln sind wenig bekannt."
"Wenn sie uns einen üblen Empfang bereiten, werden wir unsere Haut teuer verkaufen!"
"Wir sinken wieder!", sagte der Junge.
"Arme Washington, sie fällt rasch in sich zusammen."
"Ich befürchte die Nähte haben sich wieder geöffnet", sagte der Ingenieur. "Ich rieche Gas."
"Sieht man das Schiff noch?"
"Ja. Da unten, qualmend wie ein Vulkan. Es kann aber nicht mit uns mithalten, obwohl der Wind sehr schwach ist."

L’aerostato intanto continuava a scendere. Precipitava bruscamente di due o trecento metri per volta, come se le forze gli venissero improvvisamente meno, poi si arrestava, girando su se stesso, quindi ricadeva. E non vi era più nulla da gettare. Ben presto agli orecchi degli aeronauti giunse il fragore delle onde: l’oceano non era che a seicento metri, ma le isole Bissagos erano a pochi chilometri.
“Prepariamoci ad abbandonare il Washington” disse l’ingegnere con una certa emozione.
“Non lo salveremo dunque?” chiese O’Donnell, con dolore, “Io amo questo bravo pallone, che ci ha portati attraverso l’Atlantico.”
“È impossibile, O’Donnell. Le onde, che su queste coste sono assai violente, imprimeranno alla nostra scialuppa tali scosse da affondarla, se non la liberiamo dall’aerostato.”
“S’innalzerà solo, allora?”
“Sì. O’Donnell.”
“E dove cadrà?”
Das Luftschiff stieg unterdessen immer weiter ab. Es stürzte plötzlich zwei oder dreihundert auf einmal, also ob sich seine Kräfte auf einmal verringert hätten. Dann hielt es inne, kreiste um sich selbst und fiel dann weiter ab. Es gab jetzt nichts mehr, was man abwerfen konnte. Bald drang das Dröhnen der Wellen an die Ohren der Ballonfahrer. Der Ozean war nur noch 600 Meter entfernt, aber bis zur Insel Bissagos waren es nur noch wenige Kilometer.
"Bereiten wir uns darauf vor, die Washington zu verlassen", sagte der Ingenieur mit bewegter Stimme.
"Wir werden Sie also nicht retten?", fragte O`Donnell betrübt. "Ich liebe diesen braven Ballon, der uns über den Atlantik brachte."
"Das ist unmöglich O`Donnell. Die Wellen sind an dieser Küste ziemlich heftig, sie würden unsere Gondel mit solchen Schlägen durchrütteln, dass sie sie versenken würden, wenn wir sie nicht von den Ballons befreien."
"Sie wird also alleine nach oben steigen?"
"Ja, O`Donnell."
"Und wo wird sie runterkommen?"

“Chi può dirlo? Forse assai lontano da qui, nell’interno della costa della Sierra Leone, o più oltre.”
“I negri lo crederanno la luna.”
“È probabile, O’Donnell, e chissà quanti preziosi talismani e feticci faranno con la seta.”
Il Washington s’abbassava bruscamente con estrema rapidità. Pareva che tutto ad un tratto fosse diventato estremamente pesante.
“Ecco quello che temevo” disse l’ingegnere. “Preparatevi a tagliare le funi!”
“Siamo pronti!” risposero O’Donnell e il mozzo.
“Gettatevi ad armacollo i fucili e mettete delle munizioni nelle tasche. Non si sa mai ciò che può accadere.”
"Wer kann das sagen? Wahrscheinlich ziemlich weit von hier entfernt, im Inneren der Küste von Sierra Leone oder noch weiter weg."
"Die Dunkelhäutigen werden glauben, es sei der Mond."
"Das ist möglich, O`Donnell und wer weiß, wieviele kostbare Talismänner und Fetische sie mit der Seide machen werden."
"Die Washington senkte sich plötzlich mit extremer Geschwindigkeit. Es schien, als wäre plötzlich alles sehr schwer geworden.
"Das ist es, was ich befürchtet habe", sagte der Ingenieur. "Haltet euch bereit, um die Seile zu kappen!"
"Wir sind bereit", antworteten O`Donnell und der Junge.
"Hängen Sie sich die Gewehre quer über die Brust und die Munition in die Taschen. Man weiß nie, was passieren wird."

Il Washington precipitava sempre descrivendo però una traiettoria obliqua anziché verticale, essendo un po’ sorretto dal vento. A quattrocento metri cadde dritto, rapidità vertiginosa.
“Tenetevi stretti alle funi” ebbe appena il tempo di gridare l’ingegnere.
La scialuppa non era che a pochi metri dall’oceano, i cui cavalloni muggivano sinistramente, come se fossero ansiosi d’inghiottire quell’immensa preda che cadeva dalle alte regioni dell’atmosfera. Ad un tratto gli aeronauti si trovarono fra le onde. La scialuppa, lasciata cadere così precipitosamente si era immersa, ed i marosi l’avevano coperta e rovesciata.
“Tagliate le corde!” gridò l’ingegnere.
“Affondiamo!” gridò O’Donnell. “La scialuppa è persa”
“Tagliate ed aggrappatevi alla rete. Forse risaliremo. O’Donnell e il mozzo, che non avevano perso il loro sangue freddo, con pochi colpi di coltello recisero le funi. La scialuppa, piena d’acqua com’era, calò a picco, ma gli aeronauti avevano avuto il tempo di aggrapparsi alla barra di sostegno.
"Wer kann das sagen? Wahrscheinlich ziemlich weit von hier entfernt, im Inneren der Küste von Sierra Leone oder noch weiter weg."
"Die Dunkelhäutigen werden glauben, es sei der Mond."
"Das ist möglich, O`Donnell und wer weiß, wieviele kostbare Talismänner und Fetische sie mit der Seide machen werden."
"Die Washington senkte sich plötzlich mit extremer Geschwindigkeit. Es schien, als wäre plötzlich alles sehr schwer geworden.
"Das ist es, was ich befürchtet habe", sagte der Ingenieur. "Haltet euch bereit, um die Seile zu kappen!"
"Wir sind bereit", antworteten O`Donnell und der Junge.
"Hängen Sie sich die Gewehre quer über die Brust und die Munition in die Taschen. Man weiß nie, was passieren wird."

Il Washington, alleggerito di quell’ultimo peso ebbe ancora la forza di risollevarsi a cinquecento metri, trasportando con sé l’ingegnere e i suoi compagni, che si erano seduti sull’asta stringendo con disperata energia le corde.
“È finita!” disse O’Donnell
“Tenetevi stretti, amici” disse l’ingegnere.
“Ricadremo in mare?”
“Lo temo, ma le isole sono a pochi passi da noi.”
Infatti, davanti a loro si stendevano le isole Bissagos. La più avanzata non distava che un miglio, e il vento spingeva l’aerostato verso di essa. Guardarono attentamente la spiaggia, ma non videro alcun abitante. Girando però lo sguardo verso l’ovest, scorsero un piccolo bastimento che veleggiava lungo le coste dell’isola, a una distanza di tre o quattro miglia.
“Un altro legno da guerra?” disse O’Donnell.
“No: è un piccolo veliero, un cutter mercantile.” Disse l’ingegnere. “Guardate: l’equipaggio vira di bordo e mette la prua verso le coste settentrionali dell’isola.”
“Che ci abbiano scorti?”

Die Washington, von diesem letzten Gewicht befreit, hatte nochmal die Kraft, sich auf 500 Meter zu erheben und den Ingenieur und seine Begleiter mitzuziehen, die auf dem Balken sitzend mit der Kraft der Verzweiflung die Seile umklammernt hielten.
"Es ist zu Ende!", sagte der Ingenieur.
"Werden wir ins Meer zurückfallen?"
"Das befürchte ich, aber die Inseln sind nur wenige Schritte entfernt von uns."
Tatsächlich breiteten sich vor ihnen die Inseln von Bissagos aus. Die am weitesten vorgerückte war nur eine Meile entfernt und der Wind trieb die Ballons auf diese zu. Sie betrachteten aufmerksam den Strand, sahen aber keine Bewohner. Als sie jedoch den Blick gen Westen richteten, sahen sie ein kleines Schiff, das in einer Entfernung von vier Meilen die Küste der Insel entlangsegelte.
"Noch ein Kriegsschiff?", fragte O`Donnell.
"Nein. Das ist ein kleines Segelschiff, ein Handelsschiff", sagte der Ingenieur. "Schaut! Die Manschaft dreht und setzt dem Bug in Richtung der nördlichen Küsten der Insel."
"Ob sie uns gesehen haben?"
"Ja O`Donnell, sie kommen uns zur Hilfe."
"Werden sie rechtzeitig kommen?"

“Sì, O’Donnell, vengono in nostro aiuto.”
“Giungeranno in tempo?”
In lontananza si udirono alcune detonazioni; era l’equipaggio della piccola nave che avvertiva gli aeronauti di averli visti. O’Donnell scaricò la grossa carabina che aveva salvato dal naufragio, mentre l’ingegnere scaricava il suo revolver.
“Vengono,” disse Kelly, “ma quando giungeranno qui noi saremo già caduti.”
“Vedete la nave da guerra?” chiese O’Donnell.
“No” rispose l’ingegnere, che si trovava più in alto di tutti, essendosi aggrappato alle maglie.
“Nemmeno il fumo?”
“Mi pare di vedere laggiù come un sottile pennacchio.
“Tanto meglio. E quel piccolo legno cosa sarà?”
“Senza dubbio uno di quei legnetti che fanno il traffico delle coste per conto delle fattorie.”
“Speriamo che non sia inglese.”
“Probabilmente sarà francese o portoghese.
“Cadiamo” disse Walter.
Weit entfernt hörte man ein paar explosionen. Es war die Mannschaft des kleinen Schiffes, welches die Astronauten davon in Kenntniss setzte, dass es sie gesehen hatte. O`Donnell gab einen Schuß mit dem großen Karabiner ab, den er aus dem Wrack gerettet hatte, während der Ingenieur seinen Revolver lud.
"Sie kommen", sagte Kelly, "doch wenn sie hier ankommen, werden wir schon gefallen sein."
"Sehr ihr das Kriegsschiff?", fragte O`Donnell.
"Nein", antwortete der Ingeniuer, der der höher als die anderen stand, da er sich an den Maschen den Netzes festhielt.
"Auch nicht den Rauch?"
"Mir scheint als sähe ich da unten eine dünne Rauchsäule.
"Umso besser. Und das kleine Schiff, was das wohl ist?"
"Ohne Zweifel eines jener Schiffe, dass auf Rechnung der Fabriken ziwschen den Küsten verkehrt."
"Hoffen wir, dass es kein englisches ist."
"Vielleicht ist es ein französisches oder portugiesisches Schiff.
"Wir fallen", sagte Walter.

“Non avrai paura, povero ragazzo?” chiese l’ingegnere.
“No, signore” rispose il mozzo con voce ferma.
“Procura di tenerti sempre vicino a me” disse O’Donnell.
“So nuotare, signore, e le onde non mi fanno paura.”
“Bravo ragazzo!”
“Attenzione!” gridò l’ingegnere.
Il pallone cadeva a mille passi dalla spiaggia della prima isola. Si arrestò ancora un momento, poi precipitò fra le onde come una palla di cannone, ma appena gli uomini furono immersi, si sollevò bruscamente, tendendo le funi.
“Tenetevi stretti!” gridò l’ingegnere. “Ci sorreggerà fino alla spiaggia.”
"Hast du keine Angst, armer Junge?", fragte der Ingenieur.
"Nein, mein Herr", antwortete der Junge mit fester Stimme.
"Versuch immer in meiner Nähe zu bleiben", sagte O`Donnell.
"Ich kann schwimmen, mein Herr und die Wellen machen mir keine Angst."
"Tapferer Junge!"
"Achtung!", rief der Ingenieur.
Der Ballon fiel tausend Meter vom Strand der ersten Insel entfernt ins Meer. Er hielt sich noch einen Moment und stürzte dann wie eine Kanonenkugel in die Wellen. Doch kaum waren die Männer eingetaucht, da stieg er abrupt wieder nach oben, wodurch sich die Seile spannten.
"Halt dich dich fest!", schrie der Ingenieur. "Er schleppt uns bis zum Strand."

Il mare era agitato, le larghe ondate dell’Atlantico si frangevano contro quell’arcipelago di isole e isolotti e contro la costa africana, producendo quei furiosi flutti. I marosi si scagliavano rabbiosamente addosso agli aeronauti, quasi fossero bramosi di strapparli, li coprivano di spuma, li sbattevano in tutti i sensi assordandoli con lunghi muggiti. I due grandi fusi, che risentivano le scosse subite dai tre uomini, si abbassavano, poi si rialzavano, giravano su se stessi e si piegavano ora da un lato, ora dall’altro. Il vento, che s’ingolfava entro le loro pieghe, li trascinava però verso l’isola.
Ad un tratto, fra i muggiti delle onde echeggiò un grido. Quasi contemporaneamente O’Donnell e l’ingegnere si sentirono tratti bruscamente fuori dall’acqua e trascinati rapidamente in alto.
“Gran Dio!” esclamò O’Donnell, aggrappandosi prontamente alla rete. “Che cos’è accaduto?”
“Walter! Walter!” gridò l’ingegnere, mentre l’aerostato, scaricato di quel peso, s’innalzava ancora in aria.
Das Meer war aufgewühlt, die langen Wellen des Atlantiks brachen sich an den Inseln und Inselchen und an der afrikanischen Küste und erzeugten so diese heftigen Wasserwirbel. Die mächtigen Wellen schlugen wütend gegen die Ballonfahrer, sie schienen fast begierig sie hinwegzureißen, bedeckten sie mit Schaum, schlugen sie auf jede erdenkliche Art und betäubten sie mit ihren langanhaltendem Gebrüll. Die zwei großen Kegel, die die Schläge, die die drei Männer erhielten spürten, senkten sich, erhoben sich dann wieder, kreisten um sich selbst und neigten sich bald auf jene, bald auf die andere Seie. Der Wind, der sich in ihren Falten verfing, trieb sie jedoch der Insel zu.
Plötzlich ertönte zwischen dem Getöse der Wellen ein Schrei. Fast gleichzeitig spürten O`Donnell und der Ingenieur wie sie plötzlich aus dem Wasser gehoben und in die Höhe gerissen wurde.
"Großer Gott!", schrie O`Donnell und klammert sich geistegegenwärtig an das Netz. "Was ist passiert?"
"Walter! Walter!", schrie der Ingenieur, während der Ballon, von dessen Gewicht befreit weiter in die Höhe stieg.

Il mozzo, che le onde avevano strappato dall’asta alla quale era aggrappato, ricomparve fra la spuma nuotando vigorosamente e additò la spiaggia, lontana duecento metri.
Il Washington, malgrado fosse quasi mezzo vuoto e inzuppato d’acqua, fu trascinato sopra i grandi boschi che coprivano l’isola.
“Si salverà quel povero ragazzo?”
“Nuotava vigorosamente” risposero l’ingegnere. “Toccherà la spiaggia senza fatica.”
“Lo ritroveremo?”
Der Junge, den die Wellen von dem Balken gerissen hatten, auf dem er sich festgeklammert hatte, tauchte zwischen den Wellen wieder auf und schwamm mit kräftigen Zügen, wobei er mit dem Finger auf den 200 Meter entfernten Strand zeigte.
Die Washington, obwohl sie halb leer und mit Wasser vollgesogen war, wurde in Richtung der großen Wälder gezogen, die die Insel bedeckten.
"Wird sich der arme Junge retten?"
"Er schwimmt mit kräftigen Zügen, er wird den Strand ohne Mühe erreichen."
"Werden wir ihn wiederfinden?"

“Lo cercheremo, O’Donnell. Cadiamo ancora.”
“Sui boschi?”
“Meglio così: attenueremo l’urto. State attento ad aggrapparvi ai rami.”
“Vedete il piccolo bastimento?”
“Sì, sta doppiando il capo settentrionale dell’isola.”
In quell’istante il sole scomparve all’orizzonte. Il Washington precipitava sopra i grandi boschi dell’isola.
"Wir werden ihn suche, O`Donnell. Wir sinken wieder."
"Auf die Wälder zu?"
"Besser so. Das wird den Schlag abdämpfen. Machen Sie sich bereit, euch an den Zweigen festzuklammern."
"Seht ihr das kleine Schiff?"
"Ja, es umschifft das nördliche Kap der Insel."
In diesem Moment verschwand die Sonne am Horizont. Die Washington stürzte über den Wäldern der Insel ab.





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