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Capitolo 22
Kapitel 22

La zattera dei naufraghi
Das Floß der Schiffbrüchigen

Dormivano da due ore quando vennero bruscamente svegliati da urla acute, da spari e da alcune scosse violentissime che facevano sobbalzare l’imbarcazione, rovesciando i barili e le casse.
Sorpresi, non sapendo a che cosa attribuire quelle vociferazioni, che diventavano sempre più potenti, e quei colpi d’arma da fuoco, balzarono in piedi, precipitandosi verso i bordi della navicella.
Alle prime luci dell’alba, scorsero sotto di loro una grande massa oscura, che ancora non si poteva ben distinguere e sulla quale vedevano dimenarsi come ossessi parecchie forme umane.
“Una nave?” chiese O’Donnell.
“Ma no” rispose l’ingegnere. “Non vedo alcun albero.”
“La zattera! “esclamò il mozzo, impallidendo e rabbrividendo.
“Odo la voce di Mac-Canthy e di Niell!”
“Per mille fulmini!” urlò una voce ruvida. “Scendete, o facciamo fuoco!”
“Chi siete?” gridò l’ingegnere, facendo portavoce con le mani.
“Naufraghi!” urlarono dieci o dodici voci.
“E che cosa volete da noi?”

Sie schliefen schon zwei Stunden, als sie plötzlich durch von lautem Gebrüll, Schüssen und heftigen stößen, die das Schiff erbeben ließen und die Fäßer und Kisten umstürzten geweckt wurden.
Überrascht und unfähig zu bestimmen, woher dieses Geschrei, das immer lauter wurde, und diese Gewehrslaven herkamen, stürzten sie an die Bordwand der Gondel.

Beim ersten Licht der Morgendämmerung sahen sie unter sich eine große, dunkle Masse, die man noch nicht genau erkennen konnte und auf der man viele menschliche Formen sah, die wie verrückt zappelten.
"Ein Schiff?", fragte O` Donnell.
"Nein", antwortete der Ingenieur. "Ich sehe keinen Mast."
"Das Floß!", schrie der Junge, wobe er blasser wurde und zu zittern begann.
"Ich höre die Stimme von Mac-Canthy und von Niell!"
"Zum Donnerwetter!", schrie eine rauhe Stimme. "Kommt herunter und wir eröffnen das Feuer!"
"Wer seid ihr?", schrie der Ingenieur, und machte mit den Händen ein Sprachrohr.
"Schiffbrüchige!", schrieen zehn oder zwölf Stimmen.
"Und was wollt ihr von uns?"


“Eh, per mille code di Belzebù!” tuonò una voce rauca.
“Qui si crepa di fame!”
“State tranquilli” disse l’ingegnere. “Appena farà un po’ chiaro cercheremo di soccorrervi.”
“Ah! Aspettate della luce, signor passeggero dell’aria!” ghignò quella voce. “Le mie budella non sono in grado di aspettare i vostri comodi, e nemmeno quelle dei miei compagni.”
“Gentile come un orso l’amico.” disse O’Donnell.
“È Mac-Canthy il più brutale dell'equipaggio, Mister O’Donnell” disse il mozzo. “Guardatevi da lui.”
“Dunque,” riprese il marinaio “Corpo di un vascello sventrato! Scendete, sì o no?”
“Ehi, quell’uomo!” gridò l’ingegnere “Ci prendete per dei negri, o per i vostri provveditori?”
“Negri o bianchi, noi ce ne infischiamo, e vi dico che giacché vi abbiamo incontrati, ci darete da mangiare. Non siamo cani noi, signor passeggero dell’aria.”
"Verflucht nochmal!", donnerte eine raue Stimme.
"Wir sterben hier vor Hunger!"
"Seien Sie beruhigt", sagte der Ingenieur. "Wenn es ein bisschen heller geworden ist, werden wir versuchen, Ihnen zu helfen."
"Ah! Sie warten also auf das Licht, Herr Passagier der Lüfte!", spottete die Stimme. "Meine Eingeweide sind nicht mehr in der Lage zu warten, bis es ihnen genehm ist und die meiner Kameraden auch nicht."
"So freundlich wie ein Bär, der Freund", sagte O`Donnell.
"Das ist Mac-Canthy, der brutalste der ganzen Manschaft, Mister O` Donnell", sagte der Junge. "Nehmt euch vor ihm in Acht."
"Also", erwiderte der Matrose, "Körper eines aufgeschlitzten Schiffes! Kommt ihr herunter oder nicht?"
"Hey, guter Mann!", schrie der Ingenieur. "Hälst du uns für Neger oder für deine Wohltäter?"
"Neger oder Weiße, darauf pfeifen wir und ich sage euch, dass ihr uns, da wir uns nun mal getroffen haben, auch was zu essen geben werdet. Wir sind keine Hunde, Herr Passagier der Lüfte."

“Ed io vi dico che, se continuate su questo tono, taglio le funi e vi lascio senza una briciola di pane” ribatté Mister Kelly.
Quella minaccia produsse un grande effetto sui naufraghi e una furiosa reazione contro il ruvido marinaio.
“Chiudi il becco, corvo malaugurato!”gridarono alcuni.
“Abbasso Mac-Canthy! Signor aeronauta, abbiate compassione di noi che moriamo di fame! Non abbandonateci in nome di Dio!”
“Vi prometto di soccorrervi, ma lasciate andare le funi, o guasterete il mio pallone.”
“No, non ci sfuggirete, signore urlarono i naufraghi, con accento minaccioso.”
“Ve lo prometto, parola di yankee.”
“Siete un compatriota?... Viva l’America!”
L’alba si avvicinava rapidamente, facendo impallidire gli astri. Fra pochi minuti il sole doveva spuntare e versare i suoi ardenti raggi sull'oceano.
La zattera, poiché era proprio quella che il mozzo aveva abbandonata sei giorni prima, era ormai visibile.
Era un ammasso informe di legnami, di travi, di pennoni, di pezzi di fasciame, di tavole legate con cordami e catene, e sormontato da un troncone d’alberetto, da cui pendeva una vela stracciata.
"Und ich sagge euch, dass wir die Seile kappen und ihr ohne einen Brotkrumen zurückbleibt, wenn ihr in diesem Ton weitermacht", erwiderte Mister Kelly.
Diese Drohung machte auf die Schiffbrüchigen einen großen Eindruck, die ihrer Missbilligung des Verhaltens des ungehobelten Matrosen zum Ausdruck brachten.
"Halt`s Maul, elende Krähe", brüllten einige.
"Klappe, Mac-Canthy! Herr Ballonfahrer, habt Mitleid mit uns, die wir am Verhungern sind! Verlasst uns nicht, in Gottes Namen!"
"Wir versprechen euch, euch zur Hilfe zu kommen, aber lasst die Seile los, sonst werdet ihr meinen Ballon beschädigen."
"Nein, Sie werden sich nicht aus dem Staub machen, mein Herr, schrieen die Schiffbrüchigen, mit drohendem Unterton."
"Ich verspreche es euch, das Wort eines Yankee."
"Ihr seid Amerikaner? Hoch lebe Amerika!"
Die Morgendämmerung näherte sich schnell und ließ die Sterne erbleichen. In nur wenigen Minuten musst die Sonne hervorkommen und ihre brennenden Strahlen über den Ozean gießen.
Das Floß, eben jenes, dass der Junge sechs Tage vorher verlassen hatte,
war nun sichtbar.
Es war eine unförmige Masse aus Brettern, Balken, Stangen, Teile der Schiffswand, mit Tauen und Ketten zusammengebundenen Tischen. Auf diesen erhob sich ein halber Mast, von dem ein zerrissenes Segel hing.

Undici uomini montavano quella zattera, undici miserabili, coi volti bestiali, le membra ischeletrite dai lunghi digiuni, con le barbe arruffate e coperti di stracci Alcuni impugnavano delle scuri e due tenevano dei fucili; pareva che minacciassero il pallone, decisi a rovinarlo con una scarica, piuttosto di lasciarlo andare.
A prua di quello strano galleggiante, gli aeronauti scorsero, non senza un fremito d’orrore, gli avanzi di due scheletri umani gettati dietro a due barili sfondati. Non ci voleva molto a comprendere che quegli sciagurati, rosi dalla fame, si erano pasciuti delle carni di quelle due vittime.
“Orrore!” esclamò O’Donnell. “Questa è una seconda edizione del naufragio della Medusa...”
“La fame non discute, O’Donnell” disse l’ingegnere. “Orsù, cerchiamo di soccorrerli nel limite delle nostre forze.”
“Ci lasceranno liberi poi?”
“Taglieremo le funi.'“
“E le nostre àncore?”
Auf dem Floß waren elf Männer, elf Elende, mit grimmigen Gesichtern, die Gliedmaßen vom langen Hungern dürr, mit struppigen Bärten und von Lumpen bedeckt. Einige hatten ein Beil und zwei ein Gewehr. Es schien, als würden sie dem Ballon drohen, entschlossen ihn mit einer Salve zu zerstören, anstatt ihn gehen zu lassen.
Am Bug dieses eigenartigen Schwimmkörpers sahen die zwei Ballonfahrer voller Entsetzen zwei Reste eines menschlichen Körpers, die hinter zwei aufgebrochenen Fässern lagen. Man brauchte nicht viel um zu verstehen, dass diese Unglückseligen, vom Hunger verzehrt, sich an dem Fleisch der zwei Opfer geweidet hatten.
"Welch ein Grauen!", rief O`Donnell. "Das ist die zweite Ausgabe der Untergang der Medusa.."
"Der Hunger diskutiert nicht, O`Donnell", sagte der Ingenieur. "Auf, versuchen wir, ihnen im Rahmen unserer Möglichkeiten beizustehen."
"Werden sie uns dann freilassen?"
"Wir werden die Taue durchschneiden."
"Und unsere Anker?"

“Piuttosto di farmi trascinare sulla zattera, preferisco sacrificarle.”
“Temo che quest’incontro ci porti sfortuna, Mister Kelly.”
L’ingegnere non rispose. Esaminò rapidamente la sua dispensa, scelse parecchie scatole di carne conservata, ammucchiò in una cassa qualche decina di chilogrammi di biscotti, vi unì dello zucchero e delle scatole di tonno.
“Caliamo questi viveri” disse. “Mettendosi a razione, quegli uomini possono vivere qualche giorno e guadagnare le Canarie, che non sono lontane.”
“Ma non abbiamo funi per calare questa cassa” disse O’Donnell.
“La faremo scorrere lungo una fune di un’ancora. Aiutatemi, amici.”
I naufraghi, comprendendo che il soccorso stava per giungere, avevano cessato le loro grida minacciose, ma non abbandonarono i due coni, che avevano tratti presso la zattera per impedire la fuga dell'aerostato.
Coi visi in aria, gli occhi fissi, non perdevano di vista una mossa degli aeronauti.
L’ingegnere e O’Donnell, legata la cassa attorno alla fune dell’ancora poppiera, la lasciarono andare gridando: “Attenti alle teste!”
"Bevor ich mich vom dem Floß mitschleppen lasse, ziehe ich es vor, sie zu opfern."
"Ich befürchte, dass dieses Treffen uns Unglück bringt, Mister Kelly."
Der Ingenieur antwortete nicht. Er durchsuchte schnell seine Speisekammer, wählte einige Büchsen Fleisch Konserven Fleisch aus, packte einige Kilo Zwieback in eine Kiste, tat Zucker dazu und eine Schachteln Thunfisch.
"Lassen wir diese Lebensmittel hinunter", sagte er. "Wenn sie es sich einteilen, können dies Männer damit ein paar Tage leben und die Kanarischen Inseln, die nicht weit weg sind, erreichen."
"Aber wir haben keine Seile um diese Kiste herunterzulassen", sagte O`Donnell.
"Wir lassen sie an einem Seil eines Ankers hinunter. Helfen Sie mir mein Freund!"
Die Schiffbrüchigen, hatten, also sie sahen, dass ihnen geholfen wurden, mit ihren drohenden Geschrei aufgehört, die zwei Kegel aber, die sie an das Floß herangezogen hatten, um die Flucht des Luftschiffes zu verhindern, ließen sie nicht los.
Mit den Gesichtern nach oben gerichtet, mit starren Augen, verfolgten sie jede Bewegung der Ballonfahrer.
Der Ingenieur und O`Donnell ließen die Kiste, nachdem sie sie an das Seil der Ankers am Bug festgebunden hatten, nach unten gleiten und schrieen: "Passt auf eure Köpfe auf!"

La cassa filò lungo la fune e piombò sopra il cono. I naufraghi vi si precipitarono sopra urtandosi e respingendosi per essere i primi a metter le mani su quei viveri, la tirarono a bordo e con pochi colpi di scure la sfondarono. Ad un tratto un urlo di furore scoppiò fra quei disgraziati.
“E l’acqua!... Noi vogliamo dell’acqua!” urlarono, tenendo le mani raggrinzite verso gli aeronauti.
“Ne abbiamo appena per noi” disse l’ingegnere.
“Dateci la vostra acqua, canaglie!” tuonò Mac-Canthy.
“Ti schiaccio nel cranio una palla, brigante!” urlò O’Donnell. “La canaglia sarai tu!”
“A me amici!” gridò il marinaio. “Tiriamoli giù!”
“Sì, giù, giù, o dateci la vostra acqua!” urlarono i marinai furiosi.
L'ingegnere raccolse il winchester e lo armò risolutamente, mentre O’Donnell impugnava una scure, pronto a tagliare le funi.
“Il primo che tocca le àncore lo uccido come un cane!” tuonò Mister Kelly con tono minaccioso.
I naufraghi, lungi dal calmarsi a quella minaccia, inferocirono maggiormente: si precipitarono sulle funi e diedero una tale strappata, da abbassare l’aerostato di parecchi metri.
“Tagliate, O’Donnell!” gridò l'ingegnere.
L’irlandese con due colpi di scure assestati sui bordi della navicella, sui quali poggiavano le due funi, liberò l'aerostato, il quale fece un balzo in aria.
Vedendo fuggire e precipitare le funi, i naufraghi emisero urla feroci. I due uomini armati alzarono le armi e fecero fuoco.
Die Kiste gleitete das Seil hinunter und krachte auf den Tegel. Die Schiffbrüchigen stürzten sich darauf, aufeinander einschlagend und sich zurückstoßend, um die ersten zu sein, die Hand an die Lebensmittel legten. Sie zogen sie an Bord und öffneten sie mit ein paar Axthieben.
"Und Wasser!....Wir wollen Wasser!", schrieen sie und streckten die verrunzelten Hände nach den Ballonfahrern aus.
"Wir haben kaum genug für uns", sagte der Ingenieur.
"Gebt uns euer Wasser, Kannaille!", donnerte Mac-Canthy.
"Ich zertümmer deinen Schädel mit einer Kugel, Schurke!", brüllte O`Donnell. "Du bist hier die Kanaille!".
"Alle zu mir!", schrie der Matrose. "Schießen wir sie ab!"
"Ja, runter, runter oder gebt uns euer Wasser!", schrieen die wütenden Matrosen.
Der Ingenieur nahm seine Winchester und lud sie entschlossen, während O`Donnel ein Beil nahm, bereit die Seile durchzuschneiden.
"Den ersten, der die Anker nimmt, bringe ich um wie einen Hand!", donnerte O`Donnell mit einem drohendem Unterton.
Die Schiffbrüchigen, weit davon entfernt sich bei dieser Drohung zu beruhigen, wurden noch wütender: Sie stürzten sich auf die Säule und zogen so sehr daran, dass das Flugschiff einige Meter nach unten sank.
"Schneiden Sie es durch, O`Donnell!", schrie der Ingenieur.
Der befreite, mit zwei Axthieben, die er an der Bordwand des Gondel, wo die zwei Seile herunterhingen, durchführte, das Luftschiff, das einen Satz nach oben machte.
Als sie sahen, dass die Taue ihnen entglitten und hinunterfielen, stießen sie einen schrecklichen Schrei aus. Die zwei bewaffneten Männer setzten die Gewehre an und eröffneten das Feuer.

Una palla passò fischiando rasente il bordo poppiero della navicella e si perdette altrove; l’altra non fu udita.
O’Donnell, furibondo, armò una carabina, e la puntò contro la zattera, ma l’ingegnere lo trattenne. “È inutile” disse. “Lasciateli: la fame e la sete non ragionano.”
“Sono canaglie, Mister Kelly, che non conoscono la riconoscenza. Avrei cacciato ben volentieri una palla nel corpo a quel brutale Mac-Canthy.”
“È lui che voleva mangiarmi'''' disse il mozzo.
“Ma spero che sarà lui il mangiato, Walter” disse O’Donnell.
Il Washington intanto s’innalzava rapidamente, alleggerito com’era di quei duecento e più metri di funi e di coni. I naufraghi nondimeno continuavano le loro minacce e tiravano coi loro fucili, quantunque l’aerostato fosse ormai fuori portata. La loro rabbia parve che non avesse più limiti, dopo che si erano accorti della presenza di Walter, e si udiva la rauca voce di Mac-Canthy che urlava: “Scendi, cane di un mozzo!”
Eine Kugel ging pfeifend knapp ander Bugwand der Gondel vorbei und verlor sich irgendwo. von der anderen hörte man nichts.
O`Donnell, erzürnt, lud einen Karabiner und zielte auf das Floß, aber der Ingenieur ließ ihn innehalten. "Es ist sinnlos", sagte er. "Lasst sie. Der Hunger und der Durst denken nicht nach."
"Das sind Schurken, Mister Kelly, die von Dankbarkeit nichts wissen. Ich hätte gerne eine Kugel in den Körper dieses brutalen Mac-Canthy gejagt."
"Er ist es, der mich fressen wollte", sagte der Junge.
"Aber ich hoffe, dass er es sein wird, der gefressen wird Walter", sagte O`Donnell.
Die Washington stieg, und die mehrh als zweihundert Meter Seil und die Kegel erleichtert, rasch in die Höhe. Die Schiffbrüchigen fuhren nichtsdestotrotz mit ihren Drohgebärden fort und schossen mit ihren Gewehren, obwohl das Luftschiff nun außer Reichweite war. Ihre Wut schien keine Grenzen mehr zu kenn, nachdem sie von der Anwesenheit Walters erfahren hatten und man vernahm die raue Stimme Mac-Canthys der brüllte: "Komm runter, Hund von einem Jungen!"

Vedendo il Washington dirigersi verso il sud, quegli uomini, che parevano diventati pazzi, si precipitarono sulla vela, che in un istante fu bracciata sul filo del vento, poi s’armarono di tavole e di pennoni, mettendosi ad arrancare con furore: però dovettero ben presto convincersi dell’inutilità dei loro sforzi. La distanza cresceva rapidamente, di secondo in secondo: le loro grida divennero fioche, poi non si udirono più; la zattera rimpicciolì a poco a poco e finalmente fu perduta di vista.
“Che l’oceano v’inghiotta, canaglie!” esclamò O’Donnell che era ancora esasperato. “Bel modo di ricompensarci dei viveri che abbiamo loro gettato.”
“Le privazioni li hanno resi feroci, O’Donnell disse l’ingegnere. “Nel loro caso noi, forse, ci saremmo condotti egualmente.”
Das die Männer sahen, dass sich die Washington in Richtung Süden bewegte, stürzten sich die Männer, die verrückt geworden zu sein schienen, auf das Segel, dass in kürzester Zeit nach dem Wind ausrichteten. Dann wappneten sie sich Tischen und Stangen und fingen wie von Tollheit ergriffen an zu rudern. Doch schon bald mussten sie einsehen, dass ihre Anstrengungen nutzlos sind. Der Abstand nahm schnell, von Sekunde zu Sekunde zu. Ihre Schreie wurden matter und dann hörte man nichts mehr. Das Floß wurde allmählich kleiner bis man es schließlich nicht mehr sah.
"Möge der Ozean euch verschlingen, Kanaille!", rief O`Donnell, der noch ganz außer sich war. "Eine nette Art, uns für die Lebensmittel, die wir ihnen zugeworfen hatten, zu bedanken."
"Die Entbehrungen haben sie wild werden lassen O`Donnell, sagte der Ingenieur. "Vielleicht hätten wir uns an ihrer Stelle ähnlich verhalten."

“Che il diavolo se li porti! Ecco delle àncore perdute, che forse rimpiangeremo.”
“Questo é vero, O’Donnell, poiché ormai noi non possiamo più fermarci. Siamo in balìa dei venti.”
“Perdita grave e ...” Si era arrestato col viso in aria, fiutando l’atmosfera. Ad un tratto impallidì ed emise una sorda imprecazione.
“Mister Kelly” disse con voce alterata “sentite odore di gas.”
“Sì, sì” disse l'ingegnere.
“Che una valvola si sia aperta o che... ?”
“Una valvola?... È impossibile. O’Donnell. Qualcuno ha guastato i nostri palloni.”
“Una palla di quelle canaglie, forse?”
Kelly, che non era meno agitato dell’irlandese, salì sull’asta che sosteneva la scialuppa, e ascoltò con profondo raccoglimento.
In alto, udì dei leggeri scoppiettii.
“Infami!” esclamò. “E io li ho soccorsi!”
"Möge der Teufel sie holen! Nun haben wir die Anker verloren, den wir vielleicht noch nachtrauern werden."
"Das ist wahr, O` Donnell, denn jetzt können wir nicht mehr anhalten. Wir sind in der Gewalt des Windes."
"Ein schlimmer Verlust..." Er stand mit dem Gesicht nach oben und schnupperte in der Luft. Plötzlich wurde er blass und stieß einen dumpfen Fluch aus.
"Mister Kelly", sagte er mit veränderter Stimme, "riechen Sie den Gasgeruch?"
"Ja, ja", sagte der Ingenieur.
"Hat sich etwa ein Ventil geöffnet? Das ist unmöglich, O`Donnell. Irgendjmand hat unsere Ballons beschädigt."
"Eine Kugen von diesen Kanaillen etwa?"
Kelly, der nicht weniger erregt war als der Ire, stieg auf den Mast, der die Gondel hielt und lauschte aufmerksam.
In der Höhe hörte man eine leichtes Gesäusel.
"Niederträchtige!", rief er, "Und ich bin ihnen zur Hilfe geeilt!"

Ridiscese in preda ad una sorda collera: se la zattera si fosse trovata ancora sotto il pallone, non avrebbe forse più trattenuto O’Donnell, che voleva rispondere alle palle di quei miserabili con la grossa carabina.
“Ebbene?” chiese l’irlandese con ansietà.
“L’idrogeno fugge” rispose l’ingegnere.
“Ci hanno traversato un pallone quei naufraghi?”
“Sì e forse tutti e due.”
“Sono ferite gravi?”
“Sì, O’Donnell, perché fra poco quei fori s’ingrandiranno, e noi cadremo sull’oceano.”
“Se provassimo a turarli? Non v’è qualche mezzo?”
“Sì, cucirli, ma chi salirà fino ai fusi?”
“Io, Mister Kelly.”
“No, Mister O’Donnell” disse il giovane Walter, “è affar mio.”
Wut entbrannt kam er wieder herunter. Wenn sich das Floß jetzt noch unter dem Ballon befunden hätte, dann hätte er O`Donell, der auf dei Kugeln der zwei Elenden mit dem Karabiner antworten wollte wahrscheinlich nicht mehr zurückgehalten.
"Und nun?", fragte der Ire besorgt.
"Der Wasserstoff strömt aus", antwortete der Ingenieur.
"Haben die Schiffbrüchigen einen Ballon durchbohrt?"
"Ja, vielleicht sogar alle beide."
"Sind es große Schäden?"
"Ja O`Donnell, weil die außen sich in kurzer Zeit vergrößern werden und wir in den Ozean fallen."
"Wenn wir versuchen sie zu stopfen? Gibt es da keine Möglichkeit?"
"Doch, sie zuzunähen, aber wer wird bis nach da oben steigen?"
"Ich, Mister Kelly."
"Nein, Mister O`Donnell", sagte der junge Walter, "Das ist meine Angelegenheit."

“Non avrai paura delle vertigini, ragazzo mio?” chiese l’ingegnere .
“Sono un mozzo, Mister Kelly.”
“Ma ci troviamo ad una spaventevole altezza, Walter: a 3300 metri.”
“Non avrò paura” rispose il ragazzo con voce ferma.
“Ma può scivolarti una mano o un piede e tu potresti piombare nell’oceano” disse O’Donnell.
“Lascia che vada io.”
“Voi siete troppo pesante, O’Donnell” disse l’ingegnere “e potete squilibrare il fuso. Preferisco che salga Walter, che non pesa molto.”
“Grazie, Mister Kelly” rispose il ragazzo.
L’ingegnere frugò in una delle casse ed estrasse del filo di seta, degli aghi e una scatoletta contenente una vernice assai densa e molto attaccaticcia, che mandava un acuto odore di resina. Consegnò quei diversi oggetti al mozzo, dicendogli: “Non perdete tempo, mio bravo ragazzo. Ogni minuto che passa è un metro cubo di gas che sfugge.”
"Hast du keine Angst, dass die schwindelig wird, mein Junge?", fragte der Ingenieur.
"Ich bin ein Schiffsjunge, Mister Kelly."
"Aber wir befinden uns in einer schrecklichen Höhe, Walter: Auf 3300 Metern."
"Ich werde keine Angst haben", antwortete der Junge mit fester Stimme.
"Aber du kannst mit einer Hand oder einem Fuß ausrutschen und kann in den Ozean stürzen", sagte O`Donnell.
"Lassen sie mich gehen."
"Ihr seid zu schwer O`Donnell", sagte der Ingenieur "und ihr könnt die Kegel aus dem Gleichgewicht bringen. Ich ziehe es vor, dass Walter geht, er wiegt nich soviel."
"Danke Mister Kelly", antwortete der Junge.
Der Ingenieur krammte in einer der Schachteln und holte einen Seidenfaden heraus, Nadeln und eine Schachtel, die einen ziemlich dickflüssigen Lack und klebrigen Lack enthielt, der einen scharfen Geruch von Harz verströmte. Er übergab diese drei Objekte dem Jungen und sagte zu ihm: "Verlier keine Zeit, mein Junge. Mit jeder Minute, die verstreicht, verströmt ein Kubikmeter Gas."

Walter intascò gli oggetti, si levò le scarpe per non guastare la seta dei palloni e per essere più sicuro dei piedi, poi si aggrappò alle funi e s’arrampicò coraggiosamente sull’asta sostenente la scialuppa.
“Hai paura?” gli chiesero O’Donnell e l’ingegnere. “Se ti coglie un principio di vertigine, scendi.”
“Il vuoto non mi spaventa” rispose il ragazzo con voce ferma.
S’aggrappò alla rete e s’innalzò sopra quello spaventevole abisso aperto sotto i suoi piedi. Di maglia in maglia raggiunse il margine inferiore del fuso di tribordo e si issò sul suo fianco, cercando i buchi aperti dalla palla.
Il fuso, sotto quel peso aggrappato al suo fianco, si spostò, inclinandosi verso l’esterno, ma essendo solidamente legato all’altro non si rovesciò.
“Ci sei?” chiese l'ingegnere, che non scorgeva più il mozzo.
“Sì, Mister Kelly” rispose Walter.
“È un buco o uno strappo?”
Walter steckt die Gegenstände in seine Tasche, zog sich die Schuhe aus um die Seide der Ballons nicht zu zerstören und klammerte sich an das Seil und kletterte mutig den Mast hinauf, der die Gondel hielt.
"Hast du Angst?", fragten O`Donnell und der Ingenieur. "Wenn merkst, dass du einen Schwindelanfall bekommst, kommst du herunter."
"Die Leere erschreckt mich nicht", antwortete der Junge mit fester Stimme.
Er klammerte sich an das Seil und schob sich über den schrecklichen Abgrund unter seinen Füßen. Von Masche zu Masche gelangte er zum unteren Rand des Kegels an der Steuerbordseite und zog sich, auf der Suche nach dem Loch, das durch den Einschuss entstanden war, an der Seite hoch.
Der Kegel, schwankte unter dem Gewicht, dass an seiner Seite hing und neigte sich zur Seite. Da er jedoch fest mit dem anderen verbunden war, kippte er nicht.
"Bis du das?", fragte der Ingenieur, der den Jungen nicht mehr sehen konnte.
"Ja, Mister Kelly", antwortete Walter.
"Ist es Loch oder ein Riss?"

“E uno strappo lungo sei centimetri; e ne vedo uno più lungo sull’altro fuso.”
“Puoi turare le ferite?”
“Lo spero, Mister Kelly.”
Il mozzo si mise subito all’opera. Le palle, invece di aver attraversato i fusi aprendo due fori, come dapprima l’ingegnere aveva sospettato, li aveva sfiorati di fianco, producendo però due strappi considerevoli, attraverso i quali il gas fuggiva con grande impeto, scoppiettando. Si potevano turare ma, prima che l’operazione fosse terminata, una parte considerevole di idrogeno doveva fuggire, compromettendo grandemente la stabilità del Washington il quale cominciava ad abbassarsi rapidamente, inclinandosi sul tribordo.
Walter, legatesi un fazzoletto sulla bocca e sul naso per non venire asfissiato dal gas che irrompeva attraverso l’apertura, si mise rapidamente al lavoro, mentre l’ingegnere e O’Donnell preparavano i cilindri contenenti l’idrogeno compresso per iniettarlo nelle manichette dei fusi.
"Es ist ein Riss, ungefähr sechs Zentimeter lang und ich sehe noch einen am anderen Kegel."
"Kannst du die Risse stopfen?"
"Das hoffe ich, Mister Kelly."
Der Junge machte sich sofort an die Arbeit. Die Kugeln hatten, anstatt durch die Kegel zu gehen und zwei Löcher zu öffnen, wie es der Ingenieur vermutet hatte, diese von der Seite durchbohrt und so zwei beachtliche Risse erzeugt, durch die das Gas mit großem Druck prasselnd ausströmte. Man konnte sie stopfen, doch bevor diese Operation beendet war, musste ein großer Teil des Gases ausströmen, was die Stabilität der Washington, die nun schnell begann zu sinken und sich Richtung steuerbord neigte, beeinträchtigte. Walter band sich ein Taschentuch vor den Mund und die Nase um nicht durch das ausströmende Gas erstickt zu werden und machte sich rasch an die Arbeit, während der Ingenieur und O`Donnell die Zylinder vorbereiteten, die den komprimierten Wasserstoff enthielten um sie an den Verschlüssen der Kegel anzubringen.

Malgrado il mozzo cucisse rapidamente, il Washington si piegava sempre più e s’abbassava rapidamente, anzi precipitava. In cinque minuti era calato di 1500 metri e non si arrestava ancora.
L’ingegnere che vedeva avvicinarsi l’oceano con grande rapidità, aprì il primo cilindro e lanciò nel fuso riparato i primi quaranta litri di idrogeno. Il Washington si raddrizzò e la sua discesa si arrestò, anzi si mise a salire, dapprima lentamente, poi con una certa rapidità, finché raggiunse i 3200 metri.
Il mozzo aveva terminato la cucitura. La coprì con parecchie pennellate di vernice, si assicurò che non vi fossero altre aperture, poi ridiscese, passò altro fuso e ripeté l’operazione sulla seconda ferita, che era più grave dell’altra. Pareva fosse stata fatta con un proiettile tagliente.
Obwohl der Junge sich mit dem Nähen beeilte, neigte sich die Washington immer mehr zur Seite und sank immer weiter, wenn sie nicht abstürzte. In fünf Minuten war sie um 1500 Meter gesunken und stoppte immer noch nicht.
Der Ingenieur, der den Ozean mit großer Geschwindigkeit näher kommen sah, öffnete den ersten Zylinder und pumpte in den ersten bereits geflickten Ballon vierzig Liter Wasserstoff. Die Washington richtete sich wieder auf und sein Sinkflug wurde beendet, sie stieg soger wieder. Zuerst langsam, dann mit zunehmender Geschwindigkeit, bis sie wieder 3200 Meter erreicht hatte.
Der Junge war fertig mit flicken. Er überstrich sie noch mit mehreren Pinselstrichen Lack, versicherte sich, dass nicht noch andere Öffnungen da waren, stieg hinab und ging zum anderen Kegel, um bei dem anderen Riss, der schlimmer war als der erste, die Operation zu wiederholen. Es schien, als seien sie mit einem schneidenden Projektil gemacht worden.

“Hai finito?” gli chiese l’ingegnere.
“Sì, Mister Kelly.”
“Grazie, mio bravo ragazzo. Rinforziamo anche il secondo fuso.”
“Resisteranno le cuciture?” cinese O’Donnell.
“Non ho la pretesa che non lascino sfuggire il gas” disse l’ingegnere, “ma infine la perdita sarà minore e, forse, potremo sostenerci in aria qualche giorno ancora.
“E poi?... il vento ci spinge sempre al sud, Mister Kelly e la costa è lontana.”'
L’ingegnere non rispose, ma emise un profondo sospiro.
"Bis du fertig?", fragte der Ingenieur.
"Ja, Mister Kelly."
"Danke mein Junge. Wir stärken nun auch den zweiten Kegel."
"Werden die geflickten Stellen halten?", fragte O`Donnell.
"Ich behaupte nicht, dass sie kein Gas ausströmen lassen werden", sagte der Ingenieur, "doch zumindest wird der Verlust geringer sein und vielleicht können wir uns noch einen Tag in der Luft halten.
"Und dann?...Der Wind treibt uns immer noch Süden, Mister Kelly und die Küste ist weit."
Der Ingenieur antwortet nicht und stieß einen tiefen Seufzer aus.





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