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Dapprima, ripetendendo l'errore commesso in gioventù, scrisse di animali che conosceva poco, e le sue favole risonarono di ruggiti e barriti. Poi si fece più umano, se così si può dire, scrivendo degli animali che credeva di conoscere. Così la mosca gli regalò una gran quantità di favole dimostrandosi un animale più utile di quanto si creda. In una di quelle favole ammirava la velocità del dittero, velocità sprecata perchè non gli serviva nè a raggiungere la preda nè a garantire la sua incolumità. Qui faceva la morale una testuggine. Un'altra favola esaltava la mosca che distruggeva le cose sozze da essa tanto amate. Una terza si meravigliava che la mosca, l'animale più ricco d'occhi, veda tanto imperfettamente. Infine una raccontava di un uomo che, dopo di aver schiacciato una mosca noiosa, le gridò: “Ti ho beneficata; ecco che non sei più una mosca”. Con tale sistema era facile di avere ogni giorno la favola pronta col caffè del mattino. Doveva venire la guerra ad insegnargli che la favola poteva divenire un'espressione del proprio animo, il quale così inseriva la mummietta nella macchina della vita, quale un suo organo.
Anfangs, in Wiederholung des Fehlers seiner Jugend, beschrieb er Tiere, die er kaum kannte und seine Fabeln ertönten von Geschrei und Gebrüll. Dann wurde er menschlicher, wenn man so sagen kann, beschrieb Tiere, die er zu kennen glaubte. So schenkte ihm die Mücke eine große Anzal an Fabeln, erwies sich als ein Tier das weit nützlicher ist, als man gemeinhin animmt. In einer bewunderte er die Geschwindigkeit der Zweiflügler, wobei diese Geschwendigkeit reine Verschwendung war, denn weder erlaubte sie es ein Beutetier zu fangen, noch die körperliche Unversehrtheit zu garantieren. Es war eine Schildkröte, die daraus einen moralischen Schluss zog. Eine andere Fabel huldigte der Mücke, die all die schmutzigen Dinge zerstört, die sie so sehr liebt. Eine Dritte wunderte sich darüber, dass die Fliege, das Tier mit den meisten Augen, derartig schlecht sieht. Schließlich gab es noch eine, die von einem Mann erzählte, der, nachdem er eine Fliege verjagt hatte ausrief: "Ich habe dich heilig gesprochen, du bist nun mehr als eine Mücke." Mit diesem System konnte man leicht bis zum Morgenkaffee eine Fabel zu Ende bringen. Es bedurfte noch des Kriegsausbruchts um ihn zu lehren, dass die Fabel auch Ausdruck der eigenen Befindlichkeit sein kann, die auf diese Art und Weise die Mumie in die Maschine des Lebens einbaute, ganz so, als ob sie ein Organ des Lebens wäre.

Ed ecco come avvenne. Allo scoppio della guerra italiana, Mario temette che il primo atto di persecuzione che l' I. e R. Polizia avrebbe esercitato a Trieste, sarebbe venuto a colpire lui - uno dei pochi letterati italiani restati in città - con un bel processo che forse l'avrebbe mandato a penzolare dalla forca. Fu un terrore e nello stesso tempo una speranza che lo agitò, facendolo ora esultare ed ora sbiancare dal terrore. Egli si figurava che i suoi giudici, tutto un consiglio di guerra composto dei rappresentanti di tutte le gerarchie militari, dal generale in giù, avrebbe dovuto leggere il suo romanzo, e - se ci doveva essere giustizia - studiarlo. Poi certamente sarebbe giunto un momento un po' doloroso. Ma se il consiglio di guerra non era composto di barbari, si poteva sperare che, dopo letto il romanzo, per premio, la vita gli sarebbe stata risparmiata.
Das geschah wie folgt. Bei Ausbruch des Krieges befürchtete Mario, dass die ersten Verfolgungen, die die königliche Polizei durchführen würde, ihm gelten wird, einer der wenigen italienischen Literaten, die noch in der Stadt verblieben waren, und dass der sich anschließende Prozess dazu führen würde, dass er am Galgen baumeln würde. Dies erfüllte ihn mit Entsetzen, gleichzeitig aber mit Hoffnung, so dass er abwechselnd frohlockte oder vor Entsetzen erbleichte. Er stellte sich vor, dass seine Richter, ein Kriegsrat zusammengesetzt aus Repräsentanten aller militärischen Ränge, vom General abwärts, seinen Roman gelesen haben müssten, und - wenn Gerechtigkeit herrschen soll - ihn sogar studiert haben. Dann hätte sich ein schmerzhafterer Moment genähert. Doch wenn sich der Kriegsrat nich aus Barbaren zusammensetzen würde, konnte man hoffen, dass, nachdem sein Roman gelesen worden war, ihm das Leben geschenkt würde.

Perciò egli scrisse molto durante la guerra, rabbrividendo di speranza e di terrore ancora più di un autore che sa che c'è un pubblico che aspetta la sua parola per giudicarla. Ma, per prudenza, scrisse solo delle favole dal senso dubbio, e, nella speranza e nella paura, le piccole mummie gli si vivificarono. Il consiglio di guerra non avrebbe mica potuto condannarlo facilmente per la favola che trattava di quel gigante grosso e forte che combatteva su una palude contro degli animali più leggeri di lui, e che periva, sempre vittorioso, nel fango che non sapeva sostenerlo. Chi avrebbe potuto provare che si trattava della Germania? E perchè pensare alla stessa Germania a proposito di quel leone, che vinceva sempre, perchè non s'allontanava di troppo dalla propria grande, bella tana, finchè non si scopriva che la grande, bella tana si prestava ad un affumicamento d'esito sicuro? Ma così Mario s'abituò a moversi nella vita sempre accompagnato dalle favole, come se fossero state le tasche del suo vestito.
Deswegen schrieb er viel während des Krieges, mehr noch als ein Autor, der weiß, dass es ein Publikum gibt, das auf sein Wort wartet und es bewertet, schaudernd vor Hoffnung und Entsetzen. Er schrieb jedoch, aus Vorsicht, nur Fabeln, deren Sinn doppeldeutig war und zwischen der Hoffnung und der Angst, belebten sich die Mumien. Der Kriegsrat hätte ihn nur schwerlich wegen der Fabel verurteilen können, die von jenem großen und starken Giganten handelt der auf einem Sumpf gegen leichtere Tiere als er selbst kämpft und der im Morast, den er nicht zurückhalten konnte, verendete, obwohl immer siegreich war. Wer hätte beweisen können, dass auf Deutschland angespielt wird? Und warum sollte man bei dem Löwen, der immer siegte, weil er sich nicht allzuweit von seiner eigenen, schönen Höhle entfernte, an Deutschland denken, wenn man nicht aufdeckte, dass sich die schöne Höhle als sicherer Rauchabzug eignete. So gewöhnte sich Mario, sich nur noch in Begleitung seiner Fabeln durch das Leben zu bewegen, ganz so, also ob sie die Taschen seiner Kleidung wären.

Progresso letterario ch'egli doveva alla polizia, la quale però si dimostrò del tutto ignorante della letteratura paesana, e lasciò in pace, per il corso di tutta la guerra, il povero Mario disilluso e rassicurato. Poi ci fu un altro piccolo progresso nella sua opera con la scelta di protagonisti più adatti. Non più gli elefanti, tanto lontani, nè le mosche dagli occhi privi di ogni espressione, ma i cari, piccoli passeri ch'egli si prendeva il lusso (grande lusso, a Trieste, di quei giorni) di nutrire nel suo cortile con briciole di pane. Ogni giorno egli spendeva qualche tempo a guardarli moversi, ed era quella la parte più brillante della giornata, perchè la più letteraria, forse più letteraria delle stesse favole che ne risultavano. Se desiderava addirittura di baciare le cose di cui scriveva! Di sera, sui tetti vicini e su un alberello intristito nel cortile, sentiva cinguettare i passeri, e pensava che prima di piegare sulla schiena al sonno la testina, si dicessero le avventure della giornata. Al mattino era lo stesso cicaleccio vivo e sonoro. Si dicevano certamente i sogni della notte.
Dann gab es noch einen weiteren Fortschritt in seinem Werk durch die Wahl geeigneterer Protagonisten. Nicht mehr Elefanten, die so weit weg waren, und auch keine Mücken mehr, deren Augen ohne jeden Ausdruck waren, sondern die lieben, kleinen Spatzen. Er gönnte sich den Luxus (ein großer Luxus im Florenz jener Tage), sie in seinem Hof mit Brotkrumen zu füttern. Jeden Tag verbrachte er eine gewisse Zeit damit zuzuschauen, wie sie sich bewegten und dies war der glänzendste Augenblick des Tages, denn es war der litterarischste Moment des ganzen Tages, vielleicht noch litterarischer als die Fabeln selbst, die aus diesen Momenten hervorgingen. Er wünschte sich direkt die Dinge zu küssen, über die er schrieb! Abends hörte er auf den nahen Dächern und dem kleinen traurigen Baum im Hof die Vögel zwitschern und er dachte, dass bevor sie die Köpfchen im Schlaf auf den Rücken legen, sie sich noch die Abenteuer des Tages erzählen. Am morgen war es wieder das gleiche lebendige und volle Gezwitscher. Si erzählten sich sicher die Träume der Nacht.

Come lui stesso vivevano fra le due esperienze, quella della vita reale e quella dei sogni. Erano infine degli animali che avevano una testa in cui potevano annidarsi dei pensieri, e avevano dei colori, degli atteggiamenti eppoi anche una debolezza da far compassione, e delle ali da destare l'invidia, perciò la vera e propria vita. La favola restò tuttavia la piccola mummia irrigidita da assiomi e teoremi, ma almeno la si potè scriver sorridendo. E la vita di Mario s'arricchì di sorrisi. Un giorno scrisse: “Il mio cortile è piccolo, ma, con l'esercizio, vi si potrebbero spendere dieci chilogrammi di pane al giorno”. Un vero sogno di poeta cotesto. Dove trovare in quell'epoca dieci chilogrammi di pane per gli uccellini privi di tessera? Un altro giorno: “Vorrei saper abolire la guerra sul piccolo ippocastano nel mio cortile, la sera, quando i passeri cercano il miglior posto per la notte, perchè sarebbe un buon segno per l'avvenire dell'umanità”.
Wie er selbst lebten sie zwischen zwei Realitäten, der de realen Lebens und der der Träume. Es waren also Tiere, die einen Kopf hatten, wo sich Gedanken einnisten konnten und sie hatten Farben, Verhaltensweisen und auch eine Schwäche, die Mitleid einflößte. Und sie hatten Flügel, die neidisch machen könnten, weil sie doch das wahre und wirkliche Leben waren. Die Fabel blieb zwar immer noch die kleine, vor lauter Axiomen und Theorien erstarrte Mumie, doch wenigstens konnte man mit einem Lächeln darüber schreiben. Und das Leben von Mario bereicherte sich mit Lächeln. Eines Tages schrieb er: "Mein hof ist klein, aber mit ein bisschen Übung, kann man dort 10 Kilogramm Brot pro Tag austeilen." Dies war wahrlich der Traum eines Poeten. Wo sollte man in jener Zeit 10 kg Brot finden für die Vögel, die keine Lebensmittelkarten besaßen? An einem anderen Tag: "Ich wüsste gerne wie ich den Krieg auf dem kleinen Kastanienbaum meines Hofes beende, abends, wenn die Spatzen den besten Platz für die Nacht suchen, denn dies wäre ein gutes Zeichen für die Zukunft der Menschheit."





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